Non sale in politica l’analfabeta del web (La Stampa)

Oggi La Stampa pubblica una bella recensione di La comunicazione politica online. La firma Marco Bardazzi, giornalista e digital editor del quotidiano torinese, uno dei più attenti osservatori dei fenomeni digitali.

gianluca giansante libri

L’articolo mette in luce alcuni elementi chiave della comunicazione della politica sul web. A partire dal primo, l’importanza di dedicare al web una corretta attenzione, eliminando improvvisazioni e pressopochismi:

Lo spiega bene Gianluca Giansante in La comunicazione politica online (Carocci), un saggio che toglie ogni alibi a chi pensa che non ci siano ancora ricette per costruire in modo serio il consenso sul web. 

 La recensione di Bardazzi sottolinea una delle caratteristiche del testo, il mix fra elementi teorici e aspetti pratici.

Partendo dalle esperienze americane per approdare a quelle di casa nostra, Giansante traccia un vademecum completo per i futuri candidati e per chi li accompagnerà in campagna elettorale. Una dettagliata mappa di navigazione da cui emerge la necessità di studiare e programmare ogni passo con largo anticipo. 

L’articolo, mette in luce, infine, tre “lezioni, da trattenere”, fra queste mi piace ricordare l’ultima, “non c’è strategia, per quanto sofisticata, che possa sopperire alla carenza di idee”. In altre parole, il web – come più in generale la comunicazione – può aiutare e anche molto, ma non può costruire dal nulla consenso, partecipazione ed entusiasmo.

Qui puoi leggere l’articolo completo.


La comunicazione politica online su Rai News

Come usare la rete per vincere le elezioni, qual è stato il ruolo del web nel determinare il risultato elettorale del Partito Democratico, quali le strategie impiegate da Matteo Renzi e dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.

Sono alcune delle domande emerse nel corso de Il Transatlantico, la trasmissione di Rai News condotta da Donato Bendicenti. 

Maggiori informazioni su La comunicazione politica online


La comunicazione di Renzi: dieci elementi che emergono dai discorsi in Parlamento

Questo post riprende e amplia un articolo sulla comunicazione di Renzi che ho pubblicato su Il Sole 24ore (pagina 5 del 27 febbraio 2014)

renzi comunicazione

Fanno discutere e dividono l’opinione pubblica i discorsi con cui Matteo Renzi ha chiesto la fiducia al Senato e alla Camera. C’è chi ne mette in luce l’immediatezza e la chiarezza, chi invece sottolinea la genericità delle proposte e l’eccesso di informalità del premier. Al di là degli aspetti più evidenti un’analisi linguistica dei discorsi alle Camere mette in luce alcuni elementi più profondi della strategia di comunicazione di Renzi, dal ricorso ai giochi di parole all’appello alle emozioni. Proviamo ad analizzarne alcuni e a capire se risultano efficaci.  Continua a leggere…


Il web come strumento di ascolto: il mio intervento ad Agorà, su Rai Tre

Il mio intervento nel corso della trasmissione Agorà, su Rai Tre, condotta da Gerardo Greco.

gianluca giansante

La giornalista Mia Ceran mi ha chiesto di commentare il progetto Identify Pd avviato dal Partito Democratico: una campagna di ascolto online per chiedere agli elettori del partito come vedono il Pd.

Puoi vedere il video qui: Continua a leggere…


Un mio intervento su il Fatto quotidiano

“Il rumore bianco – è scritto sui manuali di acustica – è un suono contenente tutte le frequenze udibili, viene chiamato bianco per analogia con il colore bianco, che contiene tutte le frequenze visibili”. In altre parole, come la somma di tutti i colori produce il bianco, la somma di tutti i suoni produce il rumore bianco che è un fruscio lieve, simile a un soffio”.

Inizia così un mio intervento pubblicato oggi su il Fatto quotidiano nel quale racconto perché la politica dei nostri giorni sembra aver perso la capacità di parlare alle persone e come è possibile trovare modalità efficaci per interagire con i cittadini e costruire consenso politico.

Clicca sull’immagine per leggere l’articolo


Una recensione di Corrado Augias per “Le parole sono importanti”

Oggi Corrado Augias dedica la sua rubrica “La mia Babele” su il venerdì di Repubblica a “Le parole sono importanti”, di cui propone una lunga recensione.

Il saggio di Gianluca Giansante, scrive Augias “analizza il linguaggio della politica, lo smonta,

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Le parole sono importanti su “il venerdì” di Repubblica

Nel numero in edicola de il venerdì di Repubblica il libro Le parole sono importanti  è citato da Filippo Ceccarelli nella sua rubrica, Indizi visivi.

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La politica spettacolo non l’ha inventata Grillo (Terra)

Nell’estratto di Le parole sono importanti pubblicato nei giorni scorsi dal quotidiano ecologista Terra (qui il link) parlavo del successo di Beppe Grillo inserendolo nel contesto di una generalizzata tendenza alla spettacolarizzazione della politica. Vale la pena ritornare sull’argomento anche con l’ausilio di qualche immagine.

 

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Un lavoro particolarmente attuale (Terra)


dal blog del libro Le parole sono importanti

“Un lavoro particolarmente attuale, dopo la battaglia politica per le elezioni amministrative”, così il quotidiano ecologista Terra definisce “Le parole sono importanti”, del quale riporta un estratto dal capitolo dedicato a Beppe Grillo.

L’articolo svela alcune delle ragioni dell’efficacia della comunicazione di Grillo, per esempio la sua familiarità con il racconto di storie che utilizza nel corso dei suoi interventi per “chiarire e far risaltare gli elementi essenziali del suo messaggio politico”.

Un esempio celebre è la storia della “patatina Pai.

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“Le parole sono importanti” su il Fatto quotidiano

Dino Amenduni è uno dei maggiori esperti di nuovi media e comunicazione politica in Italia. In un suo articolo sul suo blog su il Fatto quotidiano cita “Le parole sono importanti”.

Così scrive Amenduni:

La parola ‘narrazione’ è stata spesso oggetto di ironie negli ultimi tempi: in realtà è però il cuore della costruzione di consenso dell’Italia berlusconiana e, forse, della recente storia della (comunicazione) politica nel mondo occidentale. Per governare serve una storia, un sogno o un obiettivo facilmente descrivibile. Un’identità, insomma. A Gemonio come a Washington. Nelle stanze di Via Bellerio come nello staff di Obama.

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