Comunicazione politica: tre elementi per aumentare l’efficacia dei tuoi discorsi

Spesso si pensa che per essere convincenti sia sufficiente “dire le cose come stanno”.

Ma chiunque abbia provato a convincere una persona che aveva un’opinione diversa dalla sua si sarà accorto che per quanti fatti, ragioni, dati, statistiche gli presentasse, quella persona rimaneva della sua opinione.

Questo accade perché i meccanismi di funzionamento della mente umana sono un po’ diversi dalla rappresentazione che il modello del razionalismo illuminista ci ha proposto.

In questa presentazione troverai alcuni strumenti che puoi usare per aumentare l’efficacia dei tuoi discorsi e che puoi usare non solo in ambito politico, ma anche nel contesto aziendale o a casa, con il tuo partner o i tuoi figli.

[slideshare id=27706723&doc=comunicazionepoliticaefficace-131029152026-phpapp02]

Se hai trovato interessante questa presentazione puoi approfondirla leggendo “Le parole sono importanti“, un testo che approfondisce le tecniche per la costruzione del consenso e la creazione di messaggi comprensibili, convincenti e che non si dimenticano.

Se non visualizzi la presentazione puoi vederla qui: http://www.slideshare.net/gianlucagiansante/comunicazione-politica-efficace-27706723


Le parole sono importanti: il video della presentazione

“Un libro che pone degli interrogativi, che descrive i fenomeni in modo scientifico e scritto molto bene: per chi non l’ha letto spero sia stato uno stimolo a farlo”. Così Pierluigi Battista, editorialista del Corriere della Sera ha concluso il suo intervento per la presentazione di Le parole sono importanti che si è svolta alla Camera dei Deputati lo scorso 20 ottobre.

Sul mio canale YouTube puoi vedere l’intervento completo:

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=xnC9FaTr9YQ?rel=0&w=560&h=315]

“Devo fare i complimenti a Gianluca Giansante innanzitutto per come è scritto il libro”, così Beatrice Lorenzin ha aperto il proprio intervento Continua a leggere…


Una recensione di Corrado Augias per “Le parole sono importanti”

Oggi Corrado Augias dedica la sua rubrica “La mia Babele” su il venerdì di Repubblica a “Le parole sono importanti”, di cui propone una lunga recensione.

Il saggio di Gianluca Giansante, scrive Augias “analizza il linguaggio della politica, lo smonta,

Continua a leggere…


Comunicazione e politica. Un’intervista a Il Futurista

La nuova strategia moderata di Di Pietro, il linguaggio della Lega, le punzecchiature fra Bersani e Vendola, il futuro della destra e i prossimi passi di Berlusconi. Sono stati gli argomenti di un’ampia intervista che ho rilasciato a Giovanni Marinetti per Il Futurista.

La puoi leggere qui


Difendersi con i media dal processo mediatico

Le accuse giudiziarie – e anche la sola notizia di un avviso di garanzia – possono rovinare una carriera, una campagna elettorale, un successo politico annunciato.

I media possono, però, essere usati anche per difendersi con efficacia e trasformare le accuse in un punto di forza. Le strategie di comunicazione adottate costituiscono, in questo senso, un elemento decisivo.

Atteggiamenti diversi possono, infatti, generare una risposta completamente diversa da parte dell’opinione pubblica.

In questi casi un passo falso può costare caro. Richard Nixon lo imparò a proprie spese, come ho raccontato in un articolo sul Riformista di cui riporto un breve passaggio:

Continua a leggere…


“Come” dire qualcosa di (centro)sinistra

La mia presentazione al seminario di formazione politica “Le parole e le cose dei democratici” che si è svolto a Pisa lo scorso 5 marzo.

Il mio intervento si inseriva nella sessione “Le figure e le forme dei democratici dopo il Novecento. Che cosa possiamo e dobbiamo ‘dire di sinistra’ nell’epoca della rete?”

[slideshare id=7168529&doc=interventopisabrevissima20min-110306124708-phpapp02]

Ne ho discusso insieme a Giuseppe Civati (consigliere regionale PD Lombardia), Francesco Verducci (vice responsabile vicario del dipartimento Cultura e informazione del Pd), Adriano Fabris (professore di Filosofia Morale e di Etica della Comunicazione – Università di Pisa), Mario Rodriguez (professore di Comunicazione Politica – Università di Padova). A moderare c’era Giorgio Malet (segretario del Circolo GD “Giovane Europa” della Scuola Normale Superiore e della Scuola Superiore “Sant’Anna” di Pisa).

P.S. Voglio ringraziare il mio amico David Ragazzoni, che mi ha invitato e che insieme ad altri giovani ha organizzato un’iniziativa davvero interessante.


Vendola, gli scenari possibili per il Capitan Futuro di Terlizzi

da Il Riformista, 27 luglio 2010

L’autocandidatura di Vendola suscita in ugual misura entusiasmi e mal di pancia nel centrosinistra. Nell’eventualità, nemmeno troppo remota, che il Capitan Futuro di Terlizzi riesca a vincere le primarie di coalizione, il risultato delle elezioni politiche è assolutamente aperto, al netto della nascita di nuovi soggetti politici e di rimescolamenti vari. A fare la differenza sarà il suo atteggiamento nei prossimi (tre) anni e la strategia scelta per la campagna elettorale.

Le campagne, nella società dei media, iniziano alla chiusura delle urne. Sarà bene che Vendola lo tenga a mente e faccia seguire a quest’annuncio una serie di mosse che contribuiscano a creare attesa ed entusiasmo intorno alla sua figura. Il che, considerato lo scenario attuale del centrosinistra, non dovrebbe essere troppo difficile.

Il leader di Sinistra e libertà dovrà inoltre essere in grado di uscire dalla dimensione localistica ed ideologica nella quale lo conosce l’elettore medio italiano. Dovrà essere capace di comunicare i propri successi amministrativi, per affermare l’immagine di un buon governatore accanto a quella del paladino della sinistra e della libertà.

Se pensasse di concentrarsi su questioni interne alla politica – per addetti ai lavori – sarebbe destinato alla sconfitta, così come se intendesse costruire la propria figura su una contrapposizione “ideologica” al berlusconismo.

Il momento cruciale, il redde rationem di questo lavoro, sarà la campagna. Dovrà essere organizzata “strategicamente” per resistere alle contromosse di una coalizione avversaria capace di distruggere e ridimensionare, nel corso degli anni, candidati ben più titolati. Il fatto che Vendola sia considerato un “buon comunicatore” non deve farlo riposare sugli allori. Veltroni docet.


Il voto dei cattolici praticanti

Nella cosiddetta “Seconda Repubblica” i cattolici praticanti italiani hanno sempre avuto un orientamento politico sbilanciato verso il centrodestra rispetto all’elettorato complessivo.

In occasione delle elezioni Politiche del 2008 si è avuto un ulteriore spostamento del baricentro politico dei praticanti in direzione del polo destro.

Da allora il ritardo del centrosinistra è rimasto attorno ai 15 punti percentuali, sia sul piano nazionale che nell’aggregato delle 13 regioni dove si sono tenute le elezioni regionali quest’anno. Andamento che ha trovato una riconferma alle elezioni del 28 e 29 marzo.

Sono i risultati di un’analisi di SWG presentata nel corso del seminario “I Cattolici e il voto nelle elezioni regionali” organizzato da “Cristiano Sociali News”.

Continua a leggere…