La comunicazione politica online a Linea Notte, Rai Tre

La trasmissione di Rai Tre, Linea Notte, condotta da Bianca Berlinguer e Maurizio Mannoni mi ha invitato a presentare il libro ‘La comunicazione politica online’ ed è stata un’occasione per parlare di comunicazione politica e rete.

Clicca sulla foto per vedere il video:

Gianluca Giansante

Oppure guardalo sul mio canale YouTube


La comunicazione politica online alla Camera dei Deputati

Una bella notizia: il mio libro La comunicazione politica online è stato selezionato per essere presentato alla Camera dei Deputati nell’ambito del festival “Il Volume della Democrazia”, organizzato dalla Presidenza. 

La presentazione si svolgerà venerdì 24 ottobre, alle 16 (Sala Aldo Moro, palazzo Montecitorio, piazza di Montecitorio).

Interverranno per parlarne: 

Filippo Ceccarelli, editorialista, la Repubblica;

Marco Di Fonzo, caposervizio redazione politica, Sky Tg24; 

Michele Sorice, professore di Comunicazione Politica, Luiss “Guido Carli”. 

  In occasione della manifestazione l’ingresso alla Camera sarà libero dall’entrata principale di piazza Montecitorio, quindi non c’è bisogno di registrarsi.

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Ovviamente sono felice se potrai partecipare e se ti fa piacere invitare altre persone puoi farlo condividendo questa notizia attraverso i bottoni per lo sharing sui social e via mail. 


Non sale in politica l’analfabeta del web (La Stampa)

Oggi La Stampa pubblica una bella recensione di La comunicazione politica online. La firma Marco Bardazzi, giornalista e digital editor del quotidiano torinese, uno dei più attenti osservatori dei fenomeni digitali.

gianluca giansante libri

L’articolo mette in luce alcuni elementi chiave della comunicazione della politica sul web. A partire dal primo, l’importanza di dedicare al web una corretta attenzione, eliminando improvvisazioni e pressopochismi:

Lo spiega bene Gianluca Giansante in La comunicazione politica online (Carocci), un saggio che toglie ogni alibi a chi pensa che non ci siano ancora ricette per costruire in modo serio il consenso sul web. 

 La recensione di Bardazzi sottolinea una delle caratteristiche del testo, il mix fra elementi teorici e aspetti pratici.

Partendo dalle esperienze americane per approdare a quelle di casa nostra, Giansante traccia un vademecum completo per i futuri candidati e per chi li accompagnerà in campagna elettorale. Una dettagliata mappa di navigazione da cui emerge la necessità di studiare e programmare ogni passo con largo anticipo. 

L’articolo, mette in luce, infine, tre “lezioni, da trattenere”, fra queste mi piace ricordare l’ultima, “non c’è strategia, per quanto sofisticata, che possa sopperire alla carenza di idee”. In altre parole, il web – come più in generale la comunicazione – può aiutare e anche molto, ma non può costruire dal nulla consenso, partecipazione ed entusiasmo.

Qui puoi leggere l’articolo completo.


La comunicación política online, las figuras del texto

Las figuras que aparecen en el libro se pueden visualizar con mayor definición y en color aquí.

comunicacion politica online

Aqui puedes encontrar más informacion sobre el libro

 


Fundraising politico: 10 consigli per raccogliere fondi online

Con l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti diventa di stringente attualità l’esigenza di trovare nuove risorse e, quindi, di sperimentare nuove modalità per il fundraising politico.

Si tratta di un tema su cui l’Italia sconta un grande ritardo. Fino ad oggi, infatti, la politica italiana ha potuto contare in gran parte su risorse statali e affidarsi per le altre necessità a pochi grandi donatori privati.

Certamente anche nel nostro paese ci sono già stati esempi interessanti di raccolta fondi realizzata con l’utilizzo della rete da parte del Movimento 5 stelle, ma siamo lontani dai risultati raggiunti in altri paesi.

fundraising online

In altri contesti, infatti, internet ha dimostrato di essere l’“ambiente perfetto” per raccogliere piccole donazioni da un grande numero di finanziatori. La rete ha rivelato la propria potenza come strumento per la raccolta di fondi già nel 2004, con la campagna di Howard Dean, poi con la rapida crescita di MoveOn e ha consolidato la propria fama già nel 2007 con la corsa elettorale di Barack Obama. 

Ma come è possibile sfruttare le potenzialità del web per il fundraising politico? Ovviamente la rete deve inserirsi all’interno della strategia generale della campagna e di un piano più ampio per la raccolta fondi. Un approfondimento completo del tema richiederebbe maggiore ampiezza ma è possibile delineare qui alcuni elementi di riflessione specifici per il fundraising politico online. 

Questi sono alcuni consigli, se sei interessato al tema una trattazione più completa è contenuta in La comunicazione politica online

1. Prima di chiedere fondi crea una relazione

Nessuno di noi penserebbe di chiedere un prestito a uno sconosciuto, ma si preferisce, in caso di bisogno, rivolgersi a un amico. Lo stesso deve avvenire in politica: prima di chiedere un sostegno economico è importante costruire una relazione di fiducia, coinvolgere le persone nelle decisioni importanti, rispondere alle loro domande e alle loro critiche. In altre parole, dimostrare che c’è un rapporto di fiducia e che la relazione non è finalizzata solo a chiedere il voto o una donazione. Il fundraising online, quindi, è innanzitutto un’attività di gestione delle relazioni. 

2. Ricorda che i donatori non sono un bancomat

Dopo aver costruito un’ampia comunità di sostenitori è possibile cominciare a chiedere il loro aiuto, anche economico, ma bisogna fare attenzione: non si possono inviare solo messaggi con richieste di contributi, altrimenti si rischia di perdere seguito, magari semplicemente perché le persone trovano meno interessante essere iscritti alla mailing list o alla pagina di Facebook e cancellano la propria adesione.  Bisogna anche inviare informazioni sulle attività svolte, notizie da condividere con i propri amici, video, foto o messaggi che motivino e sostengano la partecipazione.  Continua a leggere…


La comunicazione politica online su Rai News

Come usare la rete per vincere le elezioni, qual è stato il ruolo del web nel determinare il risultato elettorale del Partito Democratico, quali le strategie impiegate da Matteo Renzi e dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.

Sono alcune delle domande emerse nel corso de Il Transatlantico, la trasmissione di Rai News condotta da Donato Bendicenti. 

Maggiori informazioni su La comunicazione politica online


Il web sposta voti? No, fa molto di più, sposta le persone (l’Unità)

Una recensione di La comunicazione politica online pubblicata su l’Unità di oggi mette l’accento su una delle grandi domande della comunicazione

recensione comunicazione politica online

“Il 72% dei politici non risponde ai messaggi che riceve”. Inzia così una recensione di La comunicazione politica online pubblicata oggi sul quotidiano l’Unità:

Nel volume appena pubblicato da Carocci editore, ricco di dati, schemi e piccole storie mette in fila tutti i dogmi della propaganda politica sul web, li analizza , li mette in ordine, ne individua le pratiche corrette e gli errori e, cosa più importante, cerca di assegnare il posto giusto a ognuno di questi strumenti in relazione alla “grande domanda” di ogni comunicatore politico di questi tempo: quanto voti porta il web?

 

 

L’articolo coglie in pieno uno dei punti del libro, 

 l’uso del web per la mobilitazione politica:

Pensare che il web possa “spostare voti” è l’espressione di un atteggiamento riduttivo, nel senso che riduce le potenzialità del mezzo. Con il web, infatti, si può fare molto di più, si possono “spostare le persone”. Questo è il passaggio chiave del libro di Giansante ed è esemplificato perfettamente dalla storia di Guillaume LiegeyArthur Muller eVincent Pons

Infine la recensione si sofferma su un altro degli aspetti chiave di La comunicazione politica online: l’importanza di interagire e rispondere ai cittadini:

Dunque per svolgere efficacemente qualsiasi lavoro sul web, osserva giustamente Giansante mettendo insieme approccio scientifico ed esperienza sul campo, occorrono pazienza e dedizione, risorse e investimenti. E chi critica non è necessriamente uno scriteriato, va ascoltato, possibilmente compreso e lo strumento più utile per veicolare i propri contenuti è rispondere alle critiche punto per punto.

 

Se sei interessato a La comunicazione politica online puoi scaricare l’indice e un estratto.


La comunicazione politica online, l’indice completo

Tutti i politici e le organizzazioni politiche hanno un profilo sul web: la quasi totalità è presente su Facebook, molti hanno un sito, una buona parte ha un canale YouTube o un account Twitter*. Ma essere in rete non vuol dire saperla usare con efficacia.

Quasi tutte le ricerche in questo ambito dimostrano che il potenziale della comunicazione online viene sfruttato molto poco dai politici, non solo in Italia ma anche in altri paesi; in molti casi mettono in atto comportamenti che sono addirittura controproducenti. La maggior parte dei politici, infatti, usa il web come se fosse in televisione: parla, racconta la propria opinione, il proprio punto di vista, ma non ascolta e non interagisce con gli altri. E, se lo fa, non riesce a essere convincente: litiga, s’infuria, polemizza e a volte arriva addirittura a insultare i cittadini.

Insomma, nonostante la grande diffusione del web, manca una solida cultura su come utilizzare la rete per creare e consolidare consenso politico. 

La comunicazione politica online nasce per rispondere a questa carenza. Nel testo analizzeremo i vari strumenti e metteremo in luce quali siano più efficaci nei diversi contesti.

comunicazione politica online

Qui puoi vedere l’indice del libro e capire se ti può interessare. 

Comunicazione politica online: l’indice

Contenuti: Uno sguardo d’insieme

1. Come cambia la politica quando incontra la rete

Il web non serve (solo) per comunicare

Il pubblico non esiste 

Internet cambia la politica?

Dalla comunicazione alla relazione: il web non è la tv
Il popolo della rete non esiste
La pubblicità non funziona più
Una regola banale violata un milione di volte
La regola più importante per comunicare bene (sul web)

I commenti negativi sono positivi  Continua a leggere…


La comunicazione politica online oggi

recensione comunicazione politica onlineUna recensione di Francesco Bongarrà per Ansa sintetizza alcuni elementi essenziali di La comunicazione politica online:

Il volume affronta temi e problemi che si pongono ogni volta che inizia una campagna elettorale: come usare la rete per diffondere il proprio messaggio politico, come raggiungere i potenziali elettori e i volontari della campagna, come difendersi legalmente nel caso siano pubblicate informazioni negative, come gestire una crisi di comunicazione online e, al contrario, come far emergere i punti deboli dell’avversario.

Bongarrà sottolinea l’aspetto pratico del volume e il ricorso ad esempi e casi concreti:

L’autore risponde a queste e altre domande, anche facendo riferimento a casi di successo o di insuccesso reali con esempi e schede di approfondimento sul modo in cui i politici italiani usano Twitter, sulla strategia di comunicazione sul web del MoVimento 5 stelle, sulla differenza fra le strategia di comunicazione dei diversi candidati alla Casa Bianca, da Howard Dean a Obama, Romney e Hillary Clinton. 

La recensione mette in luce la finalità del testo, colmare le carenze che emergono dall’analisi del comportamento dei politici in rete; nonostante la grande diffusione del web, manca una solida cultura su come utilizzare la Rete per creare e consolidare consenso politico:  Continua a leggere…


Il web come strumento di mobilitazione: il porta a porta di Hollande

Un estratto di La comunicazione politica online pubblicato su Linkiesta racconta come i volontari di Hollande sono riusciti a contattare cinque milioni di francesi aumentando la partecipazione al voto nei quartieri a maggioranza di sinistra, determinando così la vittoria del candidato socialista

porta a porta hollande

Guillaume Liegey, Arthur Muller eVincent Pons sono tre giovani francesi con un curriculum straordinario che li prepara a una brillante carriera nelle istituzioni o nelle grandi aziende francesi: hanno studiato nelle università d’eccellenza che formano la classe dirigente d’Oltralpe e si sono specializzati nei college più prestigiosi degli Stati Uniti. Ma un’esperienza cambierà i loro piani. 

Nell’estate del 2008 partecipano come volontari alla mobilitazione per la campagna di Barack Obama. Vedono in azione la macchina elettorale americana, vivono dall’interno l’utilizzo di tecniche di comunicazione molto diverse da quelle diffuse nel contesto europeo, ancora legato a metodi tradizionali, molto costosi e spesso poco efficaci, come il volantinaggio o le affissioni. 

Tornano in Francia con una visione: utilizzare la mobilitazione dal basso per contribuire alla vittoria del candidato socialista alle successive elezioni presidenziali.  Continua a leggere…