Come diventare indispensabile

La politica vive, in questo momento più che mai, la spasmodica ricerca di un leader. Ma quali sono le caratteristiche umane di un leader, quelle doti che fanno sì che gli altri gli riconoscano qualità eccezionali?

Il leader del nostro tempo è qualcosa di più di una guida luminosa capace di condurre le masse, è un individuo in grado di ispirare gli altri, motivarli a fare di più e meglio, di essere un modello a cui guardare.

Prendiamo come esempio una delle questioni più scottanti del nostro tempo, la condizione lavorativa dei giovani nel nostro Paese.

Il leader non è quello che dice “trovare un buon lavoro in Italia è impossibile”. Perché è chiaramente una bugia. Conosco tanti ragazzi, tanti giovani che hanno conquistato e ottenuto – con le loro forze – condizioni professionali invidiabili come imprenditori, consulenti, giornalisti, solo per fare qualche esempio.

Continua a leggere…


Il merito in Italia, le conseguenze di un’opinione depotenziante

da Il Riformista, 11 agosto 2010

Non passa giorno in Italia senza che qualche opinionista più o meno titolato non ripeta in televisione o sulla carta stampata l’originale tesi secondo la quale nel nostro paese il merito non viene valorizzato, con il tradizionale corollario che recita «per potersi affermare onestamente bisogna andare all’estero».

Si tratta di un convincimento largamente condiviso dall’opinione pubblica, che tuttavia non rappresenta una novità: contiene infatti una serie di (pre)giudizi che affondano le radici in profondità nella storia delle idee del nostro Paese.

Il più interessante è quello che dipinge l’Italia come il paese della “spintarella”, contrapposto al “Regno del Merito”, che si estenderebbe fuori dai confini nazionali. Da una parte l’Italia, dove imperano la raccomandazione e il “familismo amorale”, per usare una fortunata espressione coniata da Edward Banfield. Dall’altra, l’estero, entità indistinta che mette insieme Stati Uniti e Spagna, Gran Bretagna e Francia, solo per citare qualcuna delle mète più amate dai “cervelli in fuga”.

Continua a leggere…


Generazione Y

Pubblicato su ItaliaFutura il 26 marzo 2010

Si sente dire, sempre più spesso e da sempre più parti, che i giovani non sono interessati alla politica, che si sono rifugiati in un individualismo ovattato, imbottito di partite ai videogiochi e passeggiate nei centri commerciali.

Se è vero che le giovani generazioni dimostrano una tendenziale distanza di sicurezza rispetto ai partiti e alla politica mediatizzata, non è altrettanto corretto affermare che sono impermeabili alla politica tout court.

Continua a leggere…